
L'ingrediente segreto per una vacanza perfetta
“Ma che ci hai messo in questa pasta e fagioli?”, chiede perplesso Ernesto alla moglie Adelina pochi secondi dopo aver messo il cucchiaio in bocca...
“Magda, tu mi adori? E lo vedi che la cosa è reciproca?”
Forse hai già riconosciuto la celebre battuta pronunciata dal mitico Furio, pittoresco e indimenticabile personaggio del film “Bianco, rosso e Verdone” (correva l'anno 1981).
Noioso, ossessivo, monotono, maniacale, paranoico, cavilloso, petulante…
- Genio e sregolatezza! E' sempre lui l'anima della festa! -
Se ci pensi bene, però, i Furio non sono alieni, esistono eccome! Sono in mezzo a noi e sicuramente anche tu ne avrai conosciuto almeno uno nella tua vita.
I Furio sono quelli che prima di uscire di casa tornano indietro per controllare se la chiavetta del gas è chiusa e le tapparelle sono abbassate.
Perché loro devono avere tutto sotto controllo, dalla lista della spesa al grado di cottura della pasta.
Quando parcheggiano la macchina fanno undici volte manovra per accertarsi di essere perfettamente allineati alle strisce.
Si appuntano tutto ed hanno l’irrefrenabile bisogno di programmare anche la più piccola, microscopica, insignificante cosa.
La loro vita, come spesso la loro compagnia, è prevedibile e noiosa.
Se hai mai provato ad invitare a cena il Furio della comitiva all’ultimo minuto avrai notato che ti dirà sempre di no.
Questo, perché lui deve sapere le cose prima e organizzare tutto con largo anticipo.
Quando i Furio si apprestano a fare un viaggio o una vacanza stilano una rigorosissima tabella di marcia e guai a non osservarla minuziosamente.
- Quando parla Furio pendono tutti dalle sue labbra -
E se devono prendere un treno arrivano con un’ora di anticipo perché “non si sa mai, metti un imprevisto”.
Ecco la parolina chiave: gli imprevisti.
I Furio sono ovunque, intorno a noi. Tutti allergici agli imprevisti e, di conseguenza, alle sorprese.
Perché loro, che sono persone scontate, ordinarie, prevedibili e banali, viaggiano su binari prestabiliti ed al di fuori di essi perdono completamente l’orientamento.
I Furio sono quelli che a Natale, puntuali, a mo’ di dazio doganale, regalano alla moglie sempre lo stesso, identico, banalissimo profumo: stessa marca, stessa fragranza, stessi ml, stesso negozio, stesso colore di carta, stesso bigliettino d’auguri.
“Ma Furio, non ciùe la fuàscio piùùùùù” - direbbe sconsolata Magda.
Con questo non voglio dire che i vari Furio non tengano ai loro cari, anzi. E’ solo che non hanno dentro di sé quella scintilla creativa necessaria per infiammare i cuori delle persone.
Per questo fanno un regalo solo quando l’altra persona se l’aspetta. Perché “si deve”.
E spesso sarà un regalo qualunque, scontato, anonimo.
- Codesto presente empie i miei occhi di stupore e meraviglia -
Un regalo misero anche quando è costoso, perché non trasmette quasi nulla, se non l’obbligo di onorare una ricorrenza.
Fare un regalo per il gusto di farlo, in un giovedì qualunque, senza alcun Natale, compleanno o anniversario alle porte vuol dire assistere al meraviglioso spettacolo della persona amata che ci guarda con gli occhi sgranati e quella sublime espressione tra lo stordito e l’incredulo.
E’ l’emozione della sorpresa, quella che ci fa tornare tutti un po’ bambini.
Come quando scartiamo l’uovo di Pasqua non tanto per mangiare la cioccolata, quanto per vedere la sorpresa che c’è dentro.
Anche quando gli “anta” sono scoccati, sotto sotto un pizzico di trepidazione c’è sempre.
Così come c’è un modo per riaccendere questa emozione negli occhi e nel cuore della persona che hai accanto.
Un modo per non essere considerato ai suoi occhi banale, scontato, prevedibile, piatto… insomma, per non far sentire lei come Magda e per non essere considerato te come Furio!
Quello che devi fare è molto semplice e si riassume in due semplici gesti:
Non regalare un banale oggetto che chiunque potrebbe acquistare in qualche negozio, bensì un’esperienza unica e memorabile.
Come affermava il filosofo russo Pavel Florenskij,“L’esperienza non è che uno spiraglio dal quale ci giungono bagliori delle cose eterne”.
- A prima vista non si direbbe, ma questo filosofo russo ha detto alcune cose molto sensate -
E’ questo che un’esperienza riesce a fare.
Creare un’emozione che racchiude dentro di sé il seme dell’eternità e dell’immortalità.
E che è in grado di trasformarsi in un ricordo che lei potrà conservare tra gli attimi più belli della sua vita.
Non aspettare i canonici San Valentino, Natale, compleanno e compagnia bella.
Fallo adesso, senza alcun apparente motivo, semplicemente per vedere il sorriso nascere sulle sue labbra o, perché no, una lacrima di gioia.
Per il gusto di sorprenderla ed essere tu l’artefice della sua felicità.
Ora, la buona notizia è che puoi compiere entrambi questi gesti con un'unica mossa.
Per aiutarti a regalare un’esperienza memorabile alla persona che ami - riempiendo i suoi occhi di stupore, incredulità e meraviglia - abbiamo infatti creato la collezione delle dimore storiche più belle del mondo.
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Tutto quello che devi fare è ricordati di pronunciare le 6 Parole Magiche: "Vi ho visto su Residenze d'Epoca".
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