Un'oasi di pace nel cuore di Milano. Può sembrare un paradosso, e invece corrisponde alla realtà. Una realtà ammaliante, misteriosa e onirica nella quale ci si può immergere semplicemente varcando la soglia dei Chiostri di San Barnaba, suggestiva dimora storica del Quattrocento situata a pochi passi dalla Rotonda della Besana, dalla biblioteca Sormani e da Piazza del Duomo.
La loro storia inizia nel 1466 con la posa della prima pietra nell'area destinata ad accogliere il complesso di S. Maria della Pace con annesso convento, anche se una serie di controversie fecero sì che trascorressero quasi trent'anni perché la chiesa venisse ultimata e consacrata. Nel 1805 il complesso fu requisito da Napoleone. Tra l'Ottocento e il Novecento le sorti della chiesa e del convento presero strade diverse: la chiesa passò prima alle suore di Santa Maria Riparatrice e poi ai Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Mentre il convento passò dalle mani del Riformatorio Marchiondi alla proprietà di Prospero Mosè Loria, che li fece diventare la storica sede della Società Umanitaria.
Oggi i Chiostri di San Barnaba, dopo un attento e rispettoso restauro volto a creare ambienti adatti ad accogliere eventi, rappresentano una location assolutamente unica nel suo genere. In questo luogo fuori dal tempo, avvolto da un silenzio quasi monacale e da un'atmosfera carica di fascino e di sacrale magia, si respira ancora tutta la grandezza e la straordinarietà della sua travagliata storia. Proprio per la sua unicità, non può che essere la cornice migliore per giurarsi amore eterno, e trasformare il giorno del sì in un evento da incastonare per sempre nella memoria del cuore. Il complesso offre agli sposi la possibilità di scegliere gli spazi, interni ed esterni, più adatti alle loro esigenze, così da poter dar vita ad un ricevimento personalizzato, che rispecchi appieno la personalità e i desideri dei protagonisti. Dallo splendido Salone degli Affreschi, antico refettorio del convento caratterizzato da uno spettacolare affresco che riproduce il tema della Crocifissione, attribuito inizialmente a Marco D'Oggiono e più recentemente a Bernardino Ferrari, alle accoglienti sale del ristorante, volutamente arredate con uno stile sobrio ed essenziale all'insegna del minimalismo. Fino ad arrivare alla suggestiva Sala Bauer, unica sala della struttura ad avere un ingresso indipendente ed un giardino attraversato da un romantico vialetto, che durante gli eventi si può allestire con lanterne e candele.
All'esterno, l'ampio Giardino dei platani è lo scenario perfetto per un aperitivo di benvenuto o per un ricevimento a buffet: un tripudio di verde animato da rigogliose piante, alberi e finanche un frutteto dove crescono diverse varietà di mele. Il tutto intervallato da due ampie piscine, entrambe attraversabili tramite una sontuosa pedana di marmo. E poi i quattro spettacolari Chiostri, tra cui è possibile scegliere secondo il mood del proprio banchetto nuziale. Dal meraviglioso Chiostro delle Statue, contraddistinto da una pedana in legno al centro del giardino e da due spettacolari magnolie, all'elegante Chiostro dei Pesci, che deve il suo nome ad una vasca di pietra, creata fin dai tempi del convento, nella quale vivono dei pesci. Fino ad arrivare al piccolo Chiostro delle Memorie, ideale per ricevimenti più intimi o allestimenti di cerimonie simboliche, ed al romantico Chiostro dei Glicini, caratterizzato da splendidi glicini che si arrampicano sulle colonne del porticato e che circondano tutta la parte interna del chiostro.
I Chiostri di San Barnaba
600 anni di storia