Le dame, i cavalier, l’arme, gli amori… Poche parole dell’Orlando furioso, ed è subito Medioevo. Un’epoca troppo spesso liquidata frettolosamente come buia, insicura o semplicemente di passaggio fra lo splendore dell’età classica a quello dell’età rinascimentale. E invece l’Età di mezzo è molto di più, e proprio in virtù della sua caleidoscopica essenza rappresenta uno dei periodi più affascinanti della storia. Per immergercisi a piene mani non occorre salire sulla macchina del tempo: basta soggiornare a La Confrerie du Moyen Age, una suggestiva ed unica residenza d’epoca incastonata tra le maestose cime valdostane. Quest’incredibile dimora di pregio è, infatti, un’antica casa di montagna riportata in vita grazie ad un lungo ed accurato restauro fortemente voluto dalla famiglia Bessone, discendente ereditario, che se n’è letteralmente innamorata ed ha così deciso di trasformarla in un luogo fuori dal tempo. O meglio, completamente avvolto da un’irresistibile ed incredibilmente autentica atmosfera medievale. Amanti di architettura medievale valdostana, studiosi di oggetti d'arte antica e antiquari da due generazioni, la famiglia Bessone si dedica al restauro di dipinti, sculture lignee ed opere policrome laccate e dorate. Una passione, quella per il Medioevo, che si è romanticamente materializzata proprio a La Confrerie du Moyen Age. Pavimenti irregolari, travature in legno antico rendono questo luogo unico. Ogni camera è differente e propone un ambiente intimo, studiato in ogni dettaglio. La croce è il simbolo ricorrente di questa meravigliosa dimora di pregio. A partire dal perimetro dell’intera struttura sino ad arrivare alle numerose croci che si trovano applicate su porte, incise su montanti in pietra, dipinte sul muro o eseguite in ferro battuto ed inserite sul comignolo. Una caratteristica, questa, che conferisce al luogo un senso di misticismo degno di un antico monastero. Una spiritualità che, peraltro, viene mutuata proprio dal nome: La Confrerie du Moyen Age, ovvero la Confraternita del Medioevo. Sei le camere messe a disposizione degli ospiti. Intime e curate in ogni minimo dettaglio, ma soprattutto pregne di fascino e medievale magia. Un risultato ottenuto grazie ad un approfondito studio dell'iconografia tardo medievale illustrata su testi antichi, incisioni e dipinti, che rappresentano interni familiari o ambientazioni con figure religiose. Le camere sono caratterizzate da soffitti in legno antico con travi a vista, pavimenti realizzati con vecchie assi di conifera segate a mano, murature intonacate a calce, pareti in boiserie, finestrelle con imposte interne in legno vissuto dal tempo, inferriate e vetri lavorati a rombi. Ed ancora, arredamenti, dipinti, sculture e oggettistica antichi. Un regno di pace e serenità, ma soprattutto assolutamente fuori dal tempo e dallo spazio. Uno spazio, quello esterno alla struttura, di cui è impossibile non innamorarsi. La struttura, infatti, si trova a Grand Villa, un incantevole villaggio del Comune di Verrayes, in provincia di Aosta, situato a circa 1.500 metri di altitudine. Un villaggio dai ritmi lenti, e dove ancora esiste il senso di comunità. Basti pensare che il pane viene cotto in un forno comune alle famiglie del villaggio. Intorno i fitti e rigogliosi boschi tipici del paesaggio valdostano, intervallati da prati pianeggianti e ricchi di una vegetazione mediterranea spontanea, nata grazie ad un microclima particolarmente favorevole. In inverno tali sentieri si trasformano in agevoli piste di fondo, che si collegano alla stazione sciistica di Torgnon. Impossibile poi non perdersi nella maestosa bellezza de La becca d'Aver (2500 m.) e della cima Longhede, vette che da qui possono essere ascese con grande facilità e da cui si può ammirare un panorama da sogno, che praticamente abbraccia la quasi totalità delle vette valdostane e 54 comuni. Insomma, il paradiso è tutto qui.